NON SBAGLIANO – CAMPIONATO CALCIO A 5 TORINO CHAMPIONS FIVE

CAMPIONATO CALCIO A 5 TORINO CHAMPIONS FIVE – Non sbagliano, Arte Sport e Longobarda sfruttano la prima giornata di ritorno del girone Old Trafford per macinare punti.

Flamingos 1
Arte Sport 9

Match entusiasmante nel girone Wembley, con Arte Sport che arriva da due vittorie e Flamingos che vuole riscattare alcune prestazioni. Partono subito bene i ragazzi di Mister Pippo e di Antonello che impongono il loro gioco agli avversari con una prestazione da dieci in pagella. In grande spolvero Capitan Guerrieri autore di una tripletta personale, anche Muratore e Fregola dicono la loro con una doppietta ciascuno mentre le altre reti portano la firma di Feltrin e Milano. Il goal di Calabrese rende meno amara la serata degli azulgrana, che cercano di tenere botta ma alla fine devono arrendersi ai reds.

Sampdorici 3
Longobarda 7

L’altro incontro dell’Old Trafford è sicuramente più equilibrato, a dispetto dei pronostici. La Longobarda riesce ad accorciare su Bocavour e Opti Poba approfittando del pari di quest’ultime di lunedì consolidando il terzo posto, anche se l’annata è ancora lunga. Serata amara per Sampdorici, che tengono il risultato per un tempo e nella ripresa si fanno superare dalle spattacolari marcature degli uomini di Mister Raimondi, con l’accoppiata Lo Rillo – Strippoli he ne sigla tre a testa, completano il referto la rete di Olivetti per i gialloblu mentre per i blucerchiati la doppietta di Sabin e la realizzatura di Olivetti.

La foto ha poca qualità.
Ma chi ha giocato o gioca sa.
Sa cosa vuol dire giocare su un campo così.

Vuol dire svegliarsi la domenica e pensare:

“Speriamo che l’arbitro ci faccia giocare!”

Vuol dire arrivare al campo con la tensione che venga tutto sospeso.
Ma perché questa tensione?
È un lavoro? No.
È questione di vita o di morte? Forse.

La partita, per un dilettante, è un premio.
Il premio della settimana.
Il premio per essere uscito in fretta dal lavoro per allenarsi.
Chi con la camicia, chi con i vestiti sporchi di vernice, chi con il grasso sulle mani.
E via dicendo.

Il premio per andare avanti, nonostante tutto.
Nonostante i campi più larghi che lunghi.
Nonostante le trasferte autofinanziate.
Nonostante la vita sia sempre piena di doveri.

Ecco perché, ogni qualvolta capita un campo del genere, si pensa sempre la stessa cosa:

“Speriamo che l’arbitro ci faccia giocare!”

E ci si sistema tutti sulla porta degli spogliatoi.
Compagni e avversari.
Per veder la palla rimbalzare tra l’arbitro e i due capitani.
Per aspettare quel cenno con la testa.
Quello che vuol dire: “sì giochiamo!”.

Quello che da finalmente vita alla domenica.
La domenica che ti svuota di fiato e ti riempie di vita.🖋

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