POKER – Champions Five Campionato calcio a 5 Torino

Champions Five Campionato calcio a 5 Torino – Nel big match del Wembley Torino U Norte batte Hombres per quattro reti ad uno, nell’Anfield invece è l’FC Carrozza ad imporsi con il risultato di quattro a tre su Garra Charrua.

Torino U Norte 4
Hombres 1

Si gioca al Servais una delle partite con più agonismo di questa diciassettesima edizione del Champions Five, di fronte due squadre che hanno alzato in passato la coppa dalle grandi orecchie. Torino U norte, vincitori della dodicesima edizione e finalisti della quattordicesima, contro gli esperti Hombres, vincitori della tredicesima edizione e finalisti della quindicesima, insomma due team gloriosi e storici. Partita maschia, finisce quattro a uno per i biancorossi nonostante i biancoverdi vadano al tiro libero per una decina di volte nel corso della ripresa, ma che si vedono strozzare l’urlo del goal grazie alla prestazione spettacolare del numero uno Mandamiento, che serra la porta , dimostrandosi l’MVP. Jurado è come al solito imprendibile e ne fa tre, l’altro porta la firma di Achraf mentre il goal della bandiera per Hombres è di Leone.

FC Carrozza 4
Garra Charrua 3

Match molto equilibrato anche quello delle ventidue, che vede in campo due squadre che mai si sono incontrate prima sul rettangolo verde. I ragazzi di FC Carrozza impongono subito il proprio gioco senza problemi, ma gli avversari sono molto bravi a sventare le folate offensive e a mantenere viva la partita. Da segnalare la prestazione superlativa del numero otto Genco, che grazie alla sua doppietta dà un bel colpo di frusta al match, permettendo ai suoi di portare a casa i tre punti. Buona prestazione anche dell’altro numero otto Iorio, del garra charrua, ma ciò non basta agli orange ad evitare la sconfitta.

Champions Five Campionato calcio a 5 Torino

RACCONTO SUL CALCIO – È quasi buio, l’allenamento è finito. Mentre esci dagli spogliatoi ti fermi a guardare: che sia erba o terra, non ha importanza. Quei campi che ti hanno sporcato, graffiato, segnato, e che per qualche ora sono la tua casa.”La domenica preferisco rilassarmi” ti dice qualcuno, ”Non stiamo mai insieme” ti dice la tua ragazza, ”Meglio il padel” ti dicono gli amici, ”Pensa al lavoro” ti dicono i tuoi genitori, “Ancora giochi, ma chi te lo fa fare”… Le solite frasi, tu li guardi e sorridi. Non possono sapere cosa vuol dire il calcio per te. Non possono sapere della tensione che il sabato non ti fa dormire, delle partite da “dentro o fuori”, delle corse che ti sei fatto per non fare tardi agli allenamenti, delle multe pagate, dei rimproveri del mister. Non possono sapere di quanta forza ti dà una pacca sulla spalla di un tuo compagno o del tuo allenatore. Non possono sapere del menù partita perpetuo pasta al sugo o in bianco, prosciutto e grana, crostata alla marmellata, o di come trattieni il fiato quando il mister annuncia la formazione. Non possono sapere cosa si prova quando fai gol, una parata decisiva, un salvataggio sulla linea di porta o di quanta sicurezza ti dà la prima entrata in scivolata sulla palla. Non possono sapere di quando ti si chiude lo stomaco quando segna quello che ti stai marcando, dei contrasti, delle gomitate che hai preso o dei calci che hai dato. Non possono sapere di come si barcolla alla fine di un allenamento estenuante, sotto il sole torrido di luglio o sotto la gelida pioggia di gennaio, stanco che nemmeno riesci a respirare. Non possono sapere delle tue scaramanzie, delle docce fredde, di quanto ami questo sport, di quanto sei legato ai tuoi compagni di squadra e di quanto bene gli vuoi. Un campo, un pallone, dieci persone al tuo fianco, undici di fronte, un fischio lungo e secco. Le maglie che si mischiano… Questa è la mia vita, loro non possono saperlo.

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